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Italiani: crisi climatica preoccupazione massima

A dodici mesi dalla prima rilevazione nell鈥檃mbito delle attivit脿 promosse dall鈥橝mbasciata britannica attorno al summit delle Nazioni Unite sul clima, COP26, una nuova indagine della SWG svela che la crisi climatica rappresenta la massima preoccupazione per la stragrande maggioranza degli italiani, in particolare tra i pi霉 giovani.

Questo 猫 stato pubblicato sotto 2019 to 2022 Johnson Conservative government
SWG 2nd poll on what Italians think on climate change
  • Quasi 4 su 5 italiani considerano il clima la principale sfida globale, mentre nella fascia 18-24 il rapporto sale a 9 su 10

  • Rispetto a un anno fa, aumenta il numero di coloro che considerano la questione climatica un problema di gravit脿 massima: dal 49% al 54%

  • Tra la necessit脿 di migliorare l鈥檃mbiente e far crescere l鈥檕ccupazione, per la prima volta la preoccupazione per l鈥檃mbiente supera quella per la situazione lavorativa, per il 54% degli italiani

  • Si conferma a livelli altissimi, 84%, la quota di italiani favorevoli a incrementare eolico e solare nel mix energetico del futuro

Con il Summit delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP26) organizzata dal Regno Unito in collaborazione con l鈥橧talia ormai alle spalle, la seconda indagine SWG commissionata dall鈥橝mbasciata britannica conferma l鈥檃nima verde degli italiani, registrando una preoccupazione crescente rispetto a un anno fa per gli effetti devastanti della crisi climatica.

La sfida dei cambiamenti climatici

Mentre la preoccupazione per la diffusione di malattie infettive rimane tendenzialmente stabile (dal 74% al 72%) sale invece quella per i cambiamenti climatici, dal 74% al 79%, ed il 75% degli intervistati ritiene povert脿, fame e carenza d鈥檃cqua potabile il secondo problema pi霉 urgente. In crescita anche il dato relativo a quanti considerano i cambiamenti climatici un problema di gravita massima, per pi霉 di 1 italiano su 2 (54% rispetto al 49% del 2020). Particolarmente sensibili risultano essere i pi霉 giovani (18-24enni), per i quali la preoccupazione relativa ai cambiamenti climatici 猫 all鈥�89%. Tra le sfide globali, in termini di gravit脿, seguono la situazione economica (58%) e le guerre (36%).

Il ruolo del singolo

Rimane stabile e molto alto il numero di quanti ritengono importante proteggere l鈥檃mbiente e preservarlo dai danni causati dall鈥檌nquinamento. Quasi 9 italiani su 10 (85%) auspicano un maggior coinvolgimento da parte del singolo nella tutela della natura, ritenuto al momento insufficiente.

Riscaldamento del pianeta

Stabile intorno all鈥�85% la percentuale di coloro che temono il surriscaldamento del pianeta, questione che desta ancor maggiore preoccupazione tra i disoccupati e gli elettori di centrosinistra (91%). L鈥檈levato livello di preoccupazione porta una decisa maggioranza di italiani (8 su 10) a ritenere che non vi sia un eccessivo allarmismo per le sorti del pianeta, con gli over 64 (85%) e i laureati (87%) maggiormente consapevoli dei rischi derivanti dall鈥檃ttuale situazione.

Protezione dell鈥檃mbiente

La tutela dell鈥檃mbiente rappresenta per 3 italiani su 5 una reale necessit脿 (61%, dato in diminuzione di 4 punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione). Questo 猫 vero soprattutto per i pi霉 giovani (67%) e per i laureati (67%). Solo per il 16% proteggere l鈥檃mbiente 猫 una speranza poco compatibile con lo sviluppo economico. A sottolineare l鈥檃mbientalismo degli italiani, tra il miglioramento dell鈥檃mbiente e la crescita dell鈥檕ccupazione, per la prima volta pi霉 della met脿 degli italiani sceglie l鈥檃mbiente (56% vs 44%).

Stili di vita e consumi sostenibili

Tra le scelte che si 猫 disposti a fare nel senso di una maggiore sostenibilit脿 ambientale, gli italiani confermano la propensione a ridurre l鈥檜tilizzo di oggetti di plastica monouso (67%) mentre aumenta la quota di quanti sostengono di fare maggiore attenzione alla scelta degli elettrodomestici in base alla loro classe energetica (dal 60% al 66%). Significativo l鈥檃umento di coloro che hanno acquistato un鈥檃uto ibrida o elettrica negli ultimi dodici mesi, che passano dal 6% al 10%. Cresce inoltre il numero di coloro (dal 83% al 85%) che dichiarano inoltre che il livello di emissioni di CO2 ha un ruolo nella scelta di una nuova auto da acquistare e, di questi, la met脿 indica nel motore ibrido la soluzione preferita. 脠 nella fascia tra i 34-44 anni che tale percentuale aumenta al 57%, mentre diminuisce l鈥檃ttrattivit脿 dell鈥檃uto a gas e del motore tradizionale. Rispetto all鈥檃dozione in futuro di stili di vita maggiormente sostenibili, si conferma in leggero aumento la volont脿 di oltre 9 italiani su 10 per un maggiore impegno a riciclare di pi霉 e a ridurre la produzione di rifiuti e, allo stesso tempo, a impiegare meno articoli usa e getta. Quasi 8 su 10 si dicono inoltre pi霉 propensi ad acquistare meno indumenti per ridurre l鈥檌mpatto sull鈥檃mbiente (dal 72% al 78%).

Il mix energetico

Si conferma il dato dello scorso rilevamento secondo il quale l鈥�84% degli italiani si dice favorevole a incrementare la dose di fonti rinnovabili (eolico e solare) nel mix energetico per affrontare le esigenze future, mentre sono in leggero aumento coloro che concordano con la necessit脿 che il Paese si prepari a futuri eventi climatici estremi (72%). Oltre la met脿 degli intervistati (57%) concorda con lo stop ai sussidi statali in favore dei combustibili fossili.

Familiarit脿 e atteggiamento nei confronti della COP26

Sono quasi 8 su 10 gli italiani (77%) che dichiarano di sapere cosa sia la COP26, ospitata dal Regno Unito a Glasgow in collaborazione con l鈥橧talia, con gli uomini e gli over 55 pi霉 consapevoli (86%), mentre nel precedente sondaggio erano solo il 25%.

Commentando i dati dell鈥檌ndagine, il Charg茅 d鈥橝ffaires, Eleanor Sanders ha dichiarato:

dopo un anno che ha visto Italia e Regno Unito lavorare fianco a fianco con le Presidenze del G7, del G20 e della COP26, 猫 importante rilevare come sia aumentata la sensibilit脿 degli italiani, gi脿 molto alta a fine 2020, per le questioni legate al clima e alla sostenibilit脿. In particolare, la protezione dell鈥檃mbiente e lo sviluppo di modelli di crescita economica e di stili di vita maggiormente sostenibili e resilienti sono aree fondamentali in cui i nostri Paesi hanno dimostrato di poter giocare un ruolo di assoluto primo piano. Sono certa che questi temi resteranno prioritari per la nostra agenda bilaterale con l鈥橧talia nel corso dei mesi e degli anni a venire.

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Pubblicato 20 gennaio 2022